17 marzo 1861: a 160° dalla Proclamazione dell’Unità d’Italia che celebra la nascita dello Stato Italiano, oggi come allora l’Arma dei Carabinieri rinnova il suo giuramento per garantire la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni

OGGI È IL 160ESIMO ANNIVERSARIO DELL'UNITÀ D'ITALIA, DELLA COSTITUZIONE, DELL'INNO E DELLA BANDIERA

 
   

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SERGIO MATTARELLA, RICORDA IL SOGNO RISORGIMENTALE CHE HA SUGGELLATO L'IDENTITÀ DI NAZIONE E LODA GLI ITALIANI UNITI E COESI DURANTE LA PANDEMIA

 

Si celebra il 160esimo anniversario dell'Unità d'Italia, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera. Era il 17 marzo del 1861 quando venne proclamato il Regno d'Italia. Oggi è un giorno importante, specie alla luce di quanto il paese sta vivendo da un anno: la pandemia. Un giorno nel quale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha lodato l'unità e l'unione degli italiani.  Era il 17 marzo del 1861 quando venne proclamato il Regno d'Italia. Ecco cosa ha detto Mattarella. 

 
LE DICHIARAZIONI DI MATTARELLA

«Celebriamo oggi il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, la “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Il coronamento del sogno risorgimentale ha suggellato l’identità di Nazione, che trae origine dalla nostra storia più antica e dalla nostra cultura. Le generazioni che ci hanno preceduto, superando insieme i momenti più difficili, ci hanno donato un Paese libero, prospero e unito. Rivolgo un deferente pensiero e l’omaggio di tutto il popolo italiano ai cittadini che hanno contribuito a costruire il nostro Paese. L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi. La Repubblica, per scelta degli italiani, è la massima espressione dell’Unità nazionale e l’Inno e la Bandiera sono i simboli più cari e riconosciuti della nostra Patria. La celebrazione odierna ci esorta nuovamente a un impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido, condizione necessaria per una rinnovata prosperità e uno sviluppo equo e sostenibile.»

 

LA STORIA DELL'UNIFICAZIONE

L'anniversario dell'Unità d'Italia è una festività nazionale che cade annualmente il 17 marzo, e che celebra la nascita dello Stato italiano, avvenuta in seguito alla proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861. La completa unificazione del territorio nazionale avvenne però solo negli anni seguenti: nel 1866 vennero annessi il Veneto e la provincia di Mantova, nel 1870 il Lazio e nel 1918 il Trentino-Alto Adige e la Venezia Giulia. L'anniversario della nascita dello Stato italiano è stato solennemente festeggiato nel 1911 (50 anni), nel 1961 (100 anni) e nel 2011 (150 anni). La proclamazione del Regno d'Italia fu l'atto formale che sancì la nascita del Regno d'Italia. Avvenne con un atto normativo del Regno di Sardegna sabaudo (legge 17 marzo 1861, n. 4671) col quale Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d'Italia. La festa nazionale istituita nel 1911 in occasione del cinquantenario della ricorrenza. In seguito alla Seconda guerra di indipendenza e alla spedizione dei Mille, guidata da Giuseppe Garibaldi, nel biennio 1859-60, l'obiettivo dell'unità d'Italia era stato in gran parte raggiunto, con le sole eccezioni del Triveneto e del Lazio. L'annessione al Regno di Sardegna delle varie province  era stata sancita da una serie di plebisciti.

 

IL NUOVO PARLAMENTO NAZIONALE DEL 1861

Il 18 febbraio 1861, si riunì a Torino, presso Palazzo Carignano, già sede del Parlamento Subalpino, il nuovo Parlamento Nazionale uscito dalle elezioni del 27 gennaio, che già si definiva Italiano, pur numerandosi come VIII legislatura, continuando la numerazione delle legislature del Regno di Sardegna. La Camera dei deputati comprendeva anche parlamentari eletti nelle "nuove province", mentre il Senato, non eletto ma di nomina regia, era stato integrato con nomine di senatori provenienti dalle altre zone d'Italia. L'apertura della nuova legislatura avvenne con il discorso della Corona pronunciato dal Re. Il Senato nella risposta votata il 26 febbraio parlava esplicitamente di nuovo regno. La Camera dei deputati nel discorso di risposta a Vittorio Emanuele, redatto dall'onorevole Giuseppe Ferrari e datato 13 marzo 1861 già dichiarava che: «i suffragi di tutto un popolo pongono sul vostro capo benedetto dalla Provvidenza la corona d'Italia» Subito dopo l'inizio della legislatura, in data 21 febbraio, l'allora Presidente del Consiglio Camillo Benso, conte di Cavour presentò al Senato un progetto di legge, composto da un solo articolo, per ufficializzare la nuova denominazione del Re, divenuto poi norma il 17 marzo 1861, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia n. 67.


Taranto - Giornata dell'Arma dei Carabinieri

05 Giugno 2018
Dall'articolo di Manduria oggi 
Il bilancio del Comando Provinciale e gli encomi assegnati

 

 

La Festa dell’Arma è da sempre un momento di riflessione sui dati dell’attività di contrasto ed operativa dei Comandi. In tale quadro, in occasione del 204° anniversario, il Comando Provinciale di Taranto ha elaborato una sintesi inerente ai principali indicatori di delittuosità ed azione di contrasto nel periodo ricompreso fra giugno 2017 e maggio 2018. 

L’attività preventiva dispiegata dalle 29 Stazioni, dai Nuclei Operativi e Radiomobili delle 5 Compagnie e dal Reparto Operativo (pattuglie, perlustrazioni e Carabiniere di quartiere) ha fatto registrare, nei 12 mesi in esame, 43.671 servizi esterni, con una proiezione sul territorio pari a 218.355 ed con un incremento del 17,6%. 

I reati per cui ha operato l’Arma dei Carabinieri, che ha proceduto nel 78,7% di quelli complessivamente denunciati a tutte le Forze di Polizia nel capoluogo ed in provincia, sono stati circa 13.000. 

Nell’arco temporale in riferimento, le denunce a piede libero hanno fatto registrare il dato di circa 3.300, mentre gli arresti complessivamente eseguiti sono stati 795, con un incremento totale pari al 4,7%, di cui 338 in flagranza, con una crescita pari al 17,3% e 457 su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

L’attività antidroga, che ha registrato un incremento del 100%, ha prodotto il sequestro di complessivi kg, 44,4 di stupefacenti di vario genere, del valore pari a 500mila euro circa, consentendo, oltre a numerosi arresti, anche l’individuazione di 699 soggetti dediti all’assunzione di droghe, per lo più giovani, segnalati alle Prefetture di residenza. 

In dettaglio, nel settore delle leggi speciali sono state elevate circa 1.150 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre €.2,2 milioni. 

Per quanto concerne i servizi in materia di circolazione stradale, 7.359 sono stati i verbali al Codice della Strada redatti a carico di indisciplinati utenti della strada, con sanzioni amministrative pari a circa €. 5 milioni e 200,000; 285 sono state le contravvenzioni penali accertate, con conseguenti 58 arresti e 274 denunce in stato di libertà. 

Per quanto concerne l’attività operativa dei Reparti non inquadrati nell’Organizzazione Territoriale dell’Arma presenti in provincia (N.A.S. N.I.L. Carabinieri Forestali e Carabinieri per la Marina Militare e l’Aeronautica Militare), si registrano 7 arresti, 391 denunce in stato di libertà e 914 sanzioni amministrative per un valore pari ad 

€ 2 milioni 254.030. I militari del N.A.S. di Taranto, in particolare, hanno proceduto al sequestro di oltre 20 tonnellate di merce, quasi 2000 confezioni di farmaci e 68.130 capi di abbigliamento per un controvalore di circa €. 19 milioni. 

Nel quadro dell’attività di prevenzione dei reati si collocano anche gli incontri e le conferenze dei comandanti di Stazione e di Compagnia con le scolaresche, intesi a prevenire i reati di bullismo, cybercrime e l’uso di stupefacenti (nel periodo in riferimento, ben 57 conferenze presso le scuole, cui hanno partecipato complessivamente oltre 5.000 studenti), nonché le 23 visite al Comando Provinciale e Compagnie, oltre agli incontri con centri culturali, parrocchie ed associazioni di persone della terza età intesi a prevenire truffe. 

L’INTERVENTO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI

Nell’odierna mattinata, nella caserma “Ugo DE CAROLIS” di Viale Virgilio, sede del  Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto, si è svolta la cerimonia del 204° annuale di fondazione dell’Arma. 

La manifestazione ha avuto inizio alle 10,00, articolandosi in una fase militare, durante la quale sono stati schierati una Compagnia del Comando Provinciale, fra cui militari in Grande Uniforme, comandanti di Stazione, Carabinieri in servizio presso la Marina Militare, Specialisti del Reparto Operativo (artificieri ed addetti al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti), Carabinieri di Quartiere della Compagnia di Taranto, militari in uniforme di O.P. della Compagnia Carabinieri di Manduria, una rappresentanza di Carabinieri del Gruppo Forestale di Taranto e del Reparto per la Biodiversità di Marina Franca, del N.A.S. e del Nucleo Ispettorato Lavoro di Taranto, oltre ad una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma con rispettivi Labari e la Bandiera del Comando Marittimo Sud  con fanfara presidiaria della Marina Militare. 

Il Comandante Provinciale, Colonnello Andrea INTERMITE, dopo un doveroso saluto alla Autorità intervenute, ha evidenziato che un altro anno caratterizzato dalla piena volontà di coesione tra le Istituzioni, ha consentito al Comando Provinciale jonico - forte di 29 Stazioni inquadrate in 5 Compagnie, che punteggiano in modo capillare l’intera provincia - di affrontare in armonia le insidie e le difficoltà di uno splendido ma al tempo stesso complesso territorio, a piena garanzia dei cittadini della provincia jonica. L’Ufficiale ha sottolineato che nella stessa operano anche articolazioni di altri Reparti dell’Arma non Territoriale (Carabinieri Forestali, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità e Nucleo Ispettorato del Lavoro) e gli assetti di Polizia Militare incardinati presso i Comandi della Marina e dell’Aeronautica, tutti impegnati in armonica sinergia tra loro e con le altre Forze di Polizia nel contrasto alle varie forme di criminalità (spesso di tipo organizzato) fra cui reati ambientali ed intermediazione illecita di manodopera, a protezione di un territorio, come quello jonico, caratterizzato da una vocazione non solo industriale, ma anche agricola e turistica. 

Il Comandante Provinciale si è poi soffermato sull’importanza delle Stazioni Carabinieri, che non sono solo un ufficio pubblico ma, assai più spesso, un luogo dove le persone possono trovare consiglio ed essere ascoltate, un simbolo della presenza dello Stato, veri e propri presidi di legalità anche in luoghi “difficili”. 

Nel declinare i risultati conseguiti negli scorsi mesi[1], il Colonnello INTERMITE ha rimarcato che dietro agli stessi c’è la silenziosa e diuturna attività di ogni singolo Carabiniere della provincia, qualunque sia il Reparto di appartenenza, il grado e l’incarico ricoperto, sottolineando che sono essi che, intraprendendo il quotidiano servizio interno o esterno, affrontano, con senso di responsabilità unito all’elevato spirito di servizio che caratterizza i Carabinieri, le più disparate situazioni, facendo fronte anche ad eventuali pericoli ed ai più diversi problemi dei cittadini, nei confronti dei quali l’Arma tarantina, in piena aderenza alle direttive del Comando Generale, ha dispiegato anche un’azione di prossimità ed informazione, in particolare a favore di anziani e giovanissimi. In tale quadro, il Comandante Provinciale ha ringraziato i Dirigenti degli Istituti Comprensivi di Taranto “VICO-DE CAROLIS”, “CARRIERI” e “GALILEO GALILEI” che, con entusiasmo, hanno accettato di fare presenziare alla cerimonia rappresentanze dei loro alunni, circa 200, che rappresentano simbolicamente tutti gli studenti della provincia di Taranto. 

In conclusione, il Colonnello INTERMITE, evidenziando che quella in corso è l’ultima Festa dell’Arma che egli vive a Taranto quale Comandante Provinciale, in quanto a breve sarà chiamato a ricoprire altro incarico al Comando Generale di Roma, ha indirizzato il suo pensiero più affettuoso ed un particolare ringraziamento alle famiglie di tutti i militari, evidenziando che sono esse che, giorno dopo giorno, in silenzio e dignità, a prezzo di rinunce, di sacrifici, di lontananza dagli affetti più stretti, li seguono, sopportano i disagi del loro lavoro, trepidano durante le loro assenze, gioiscono al loro rientro, li confortano nei momenti tristi, dando loro la forza di andare avanti. 

Il Comandante Provinciale ha poi rivolto un caloroso saluto ai “suoi” Carabinieri della provincia di Taranto, cui ha indirizzato un sincero apprezzamento e la sua gratitudine per la passione, l’impegno, il sacrificio, la dedizione e la professionalità dimostrata nei tre bellissimi e indimenticabili anni del suo Comando, sicuro di interpretare l’unanime sentimento della cittadinanza. 

Durante la celebrazione, alla presenza di una nutrita rappresentanza di Sindaci dei 29 Comuni della provincia, del Prefetto di Taranto, dr. Donato CAFAGNA e dell’Amm. Div. Salvatore VITIELLO, comandante del Comando Marittimo Sud, è stata data lettura dei messaggi di saluto del Presidente della Repubblica e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, nonché dell’Ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Giovanni NISTRI, e sono state conferite le ricompense per meritevole servizio a 29 militari distintisi in attività istituzionale. 

 

Le ricompense sono state consegnate dal Prefetto Dr. CAFAGNA, dal Dr. Cataldo MOTTA, già Procuratore Distrettuale Antimafia di Lecce, dall’Amm. VITIELLO, dal Presidente della Sezione Distaccata della Corte di Appello Dr. Antonio DEL COCO,  dal Presidente del Tribunale di Taranto Dr. Franco LUCAFO’, dall’Avvocato Generale della Repubblica Dr. Nicolangelo GHIZZARDI, dal Procuratore della Repubblica di Taranto Dr. Carlo Maria CAPRISTO, dal Presidente del Tribunale per i Minorenni di Taranto, Dott.ssa Bombina SANTELLA e dal Questore di Taranto,
Dott. Stanislao SCHIMERA.

  

  

ELENCO DEI MILITARI PREMIATI E RELATIVA MOTIVAZIONE 

  

ENCOMIO SEMPLICE

del Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” 

concesso al Ten. Col. Giovanni TAMBORRINO, Luogotenenti: Nicola LAPPO e Fabio SERGI; Marescialli Maggiori: Leonardo CARUCCI, Carmelo Sebastiano RAMUNDO, Angelo CARAGNANO e Salvatore SARDELLA, Brigadieri: Leonardo D’ONGHIA e Luigi DESSI’; V.Brig. Massimo DIGIACOMO, Appuntati Scelti: Fabio DE PASQUALE, Giancarlo RODIO e Marco DE ROSA, rispettivamente Comandante del Reparto Operativo e addetti al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto e a Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Massafra (Ta), con la seguente motivazione: 

COMANDANTE E ADDETTI A REPARTO OPERATIVO DI COMANDO PROVINCIALE E ADDETTI A NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI COMPAGNIA DISTACCATA OPERANTI IN TERRITORIO CARATTERIZZATO DA ELEVATO INDICE DI CRIMINALITÀ, EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI, NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO E ALTO SENSO DEL DOVERE, CONDUCEVANO COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA CHE CONSENTIVA DI IDENTIFICARE, DEFERIRE IN CORSO CON TRE FAVOREGGIATORI, E TRARRE IN ARRESTO IN ESECUZIONE DI O.C.C. IN CARCERE, IL MANDANTE DI UN EFFERATO TRIPLICE OMICIDIO CON METODO MAFIOSO, DI CUI RIMANEVA VITTIMA ANCHE UNA GIOVANE DONNA E D IL PROPRIO FIGLIO DI TRE ANNI. L’OPERAZIONE RISCUOTEVA IL PUBBLICO UNANIME PLAUSO, ESALTANDO IL PRESTIGIO E L’IMMAGINE DELL’ISTITUZIONE ” 

Palagiano (TA), 17 Marzo 2014-16 Marzo 2015 

  

ENCOMIO SEMPLICE 

del Comandante della Legione Carabinieri “Calabria” 

concesso al Maggiore Gabriele TADOLDI, Comandante della Compagnia Carabinieri di Taranto, con la seguente motivazione: 

" COMANDANTE DI NUCLEO INVESTIGATIVO DI COMANDO PROVINCIALE IN TERRITORIO CARATTERIZZATO DA ELEVATO INDICE DI CRIMINALITÀ, EVIDENZIANDO ALTO SENSO DEL DOVERE, NON COMUNE PROFESSIONALITÀ E SPICCATO INTUITO INVESTIGATIVO, DIRIGEVA, CONDUCEVA E COORDINAVA, PARTECIPANDOVI PERSONALMENTE, COMPLESSA E RISCHIOSA ATTIVITA' INVESTIGATIVA CHE PERMETTEVA DI DISARTICOLARE UNA PERICOLOSA ED AGGUERRITA COSCA DI 'NDRANGHETA, CULMINATA CON L’ESECUZIONE DI PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI NEI CONFRONTI DI 52 SOGGETTI, TRA I QUALI ANCHE ALCUNI FUNZIONARI COMUNALI CONTIGUI AL SODALIZIO CRIMINALE, NONCHÉ IL SEQUESTRO PREVENTIVO DI 5 IMPRESE PER UN VALORE COMPLESSIVO DI 10 MILIONI DI EURO."

San Lorenzo (RC), Bagaladi (RC) e territori limitrofi, dicembre 2009 – dicembre 2014. 

 

ENCOMIO SEMPLICE 

del Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” 

concesso al Lgt. Ezio DE LEO, V.Brig. Antonio CAPUANO, Appuntati Scelti Antonio CARDONE e Roberto CICCACCI,  addetti al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, con la seguente motivazione: 

ADDETTI A NUCLEO INVESTIGATIVO DI COMANDO PROVINCIALE OPERANTE IN TERRITORIO CARATTERIZZATO DA ELEVATO INDICE DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, EVIDENZIANDO ALTO SENSO DEL DOVERE, ELEVATE CAPACITÀ PROFESSIONALE NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO, CONDUCEVANO COMPLESSE E PROLUNGATE INDAGINI NEI CONFRONTI DI UN SODALIZIO CRIMINALE DEDITO ALLA CONSUMAZIONE DI ESTORSIONI E FURTI AGGRAVATI A CARICO DEI PRODUTTORI DI MITILI E COMMERCIANTI ITTICI, CON SUCCESSIVA RICETTAZIONE ED IMMISSIONE IN COMMERCIO DI ALIMENTI PERICOLOSI PER LA SALUTE PUBBLICA. L’OPERAZIONE CONSENTIVA COMPLESSIVAMENTE L’ARRESTO, IN ESECUZIONE DI DUE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE DI 19 PERSONE, IL SEQUESTRO DI QUATTRO NATANTI A MOTORE, DI UN ESERCIZIO COMMERCIALE E DI UN INGENTE QUANTITATIVO DI PRODOTTI ITTICI”. 

Taranto, Maggio 2014-Febbraio 2017 

  

  

ENCOMIO SEMPLICE 

del Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” 

concesso al Mar.Magg. Vito Nicola CAPOZZI, Mar. Mauro BELLINI, Brig. Francesco GIANNACE, V.Brig. Luca DI MURO, Appuntati Scelti Alessandro LORUSSO e Nicola CALABRESE,  rispettivamente C.te e addetti alla Stazione Carabinieri di Marina Ginosa (Ta), con la seguente motivazione: 

“COMANDANTE E ADDETTI A STAZIONE DISTACCATA OPERANTE IN TERRITORIO CARATTERIZZATO DA ELEVATO INDICE DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, EVIDENZIANDO SPICCATO INTUITO INVESTIGATIVO, ALTO SENSO DEL DOVERE E NON COMUNE SPIRITO DI SACRIFICIO, CONDUCEVANO COMPLESSA ED ARTICOLATA ATTIVITÀ DI INDAGINE NEI CONFRONTI DI UN CONSOLIDATO SODALIZIO CRIMINALE RESPONSABILE DI TRAFFICO, DETENZIONE E SPACCIO DI STUPEFACENTI. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI 17 PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI”. 

Ginosa (TA), province di Taranto e Bari, Maggio 2014-Agosto 2016 

 

ENCOMIO SEMPLICE 

del Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” 

concesso al Luogotenente Nicola LAPPO, Mar.Magg. Carmelo Sebastiano RAMUNDO, V.Brig. Massimo DIGIACOMO e App.Sc. Donato SCIUSCO,  addetti al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, con la seguente motivazione: 

“ADDETTI A NUCLEO INVESTIGATIVO DI COMANDO PROVINCIALE OPERANTE IN TERRITORIO CARATTERIZZATO DA ELEVATO INDICE DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, EVIDENZIANDO NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO, ALTISSIMO SENSO DEL DOVERE E ABNEGAZIONE, ELEVATISSIME CAPACITÀ PROFESSIONALI E NON COMUNE SENSO INVESTIGATIVO, OFFRIVA DETERMINANTE CONTRIBUTO A COMPLESSE E PROLUNGATE INDAGINI DI P.G. CHE CONSENTIVANO DI DISARTICOLARE UNA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE DEDITA ALLA DETENZIONE, AL TRAFFICO E TRASPORTO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. L’OPERAZIONE, CHE CONSENTIVA DI SEQUESTRARE INGENTI QUANTITÀ DI SOSTANZE STUPEFACENTI, SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE A CARICO DI 18 INDIVIDUI”. 

Taranto-Bari-Napoli, Maggio 2013-Ottobre 2016 

 

ENCOMIO SEMPLICE 

del Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” 

concesso al Mar.Magg. Giuseppe CONIGLIONE, Comandante della Stazione Carabinieri di Torricella,  con la seguente motivazione: 

“COMANDANTE DI STAZIONE DISTACCATA, IN OCCASIONE DI INCENDIO SVILUPPATOSI IN ABITAZIONE PRIVATA, CON FERMA DETERMINAZIONE E SPREZZO DEL PERICOLO, SI ADDENTRAVA NEI LOCALI INVASI DAL FUMO, TRAENDO IN SALVO UN’ANZIANA DONNA IVI INTRAPPOLATA. SI ADOPERAVA INFINE PER SPEGNERE LE FIAMME PROPAGATESI DA UNA BOMBOLA DI GAS, SCONGIURANDO COSÌ PIÙ GRAVI CONSEGUENZE”. 

Torricella (TA) 27 Luglio 2017. 

  

ENCOMIO SEMPLICE 

del Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” 

concesso all’App.Sc. Tindaro GULLO e all’App. Florangelo NISTRI, addetti all’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Taranto, con la seguente motivazione: 

“ADDETTO AD ALIQUOTA RADIOMOBILE DI COMPAGNIA URBANA, CON ELEVATO SENSO CIVICO, SPIRITO D’INIZIATIVA E GENEROSO ALTRUISMO, NON ESITAVA, UNITAMENTE A COMMILITONE, AD AFFERRARE E SOCCORRERE UNA DONNA CHE, CON PROPOSITI SUICIDI, SI ERA POSIZIONATA A CAVALCIONI SULLA RINGHIERA DI UN BALCONE SITO AL 1° PIANO DI UNO STABILE, A METRI 5 DA TERRA, PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI STAVA PER LANCIARSI NEL VUOTO, SALVANDOLE LA VITA”. 

Taranto 17 Dicembre 2016. 

  

ENCOMIO SEMPLICE 

del Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” 

concesso all’App.Sc. Santo Giuseppe MAGGI,  addetto alla Stazione Carabinieri di Taranto Salinella (Ta), con la seguente motivazione: 

“ADDETTO A STAZIONE URBANA, LIBERO DAL SERVIZIO, IN OCCASIONE DI INCENDIO SVILUPPATOSI IN ABITAZIONE PRIVATA, CON FERMA DETERMINAZIONE, SPREZZO DEL PERICOLO ED ELEVATO SENSO CIVICO, NON ESITAVA, UNITAMENTE AD ALTRO MILITARE, AD ADDENTRARSI NEI LOCALI, SOCCORRENDO UNA COPPIA DI CONIUGI RIMASTI USTIONATI. SI ADOPERAVA INFINE PER SPEGNERE LE FIAMME, SCONGIURANDO COSÌ PIÙ GRAVI CONSEGUENZE” 

 

  1. Martina Franca (TA) 4 Agosto 2017


Nel rispetto dei principi culturali e della tradizione propria dell'Arma dei Carabinieri e per una maggiore e continua applicazione dell'art. 2 dello Statuto, l'ANC svolge diverse Attività culturali, assistenziali e di protezione civile sul territorio nazionale ed estero, con il coinvolgimento di tutti i nostri iscritti, tra queste:

Volontariato e Protezione civile

 

Sulla base dell’esperienza maturata nel settore del volontariato e dell’analisi dei dati relativi alcensimento dei Nuclei di protezione civile, il Consiglio nazionale del 19 novembre 2004 ha preso atto dell’opportunità di procedere ad una più precisa configurazione in ambito ANC del volontariato di protezione civile rispetto al volontariato generico. 
Per il volontariato di protezione civile si deve fare riferimento all’art..3 della legge 225/92 che recita testualmente: ”Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio, al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l’emergenza……”.

Esemplificando, per l’ANC - in funzione delle professionalità acquisite in servizio da ciascun socio - si tratta di svolgere compiti di: monitoraggio del territorio in occasione di grandi eventi e calamità e segnalazione alle autorità competenti; concorso all’assistenza alle 
popolazioni colpite da calamità (anche in campi specifici: cinofili, sommozzatori, rocciatori,servizio sanitario ecc.); contributo alle attività di difesa del territorio (incendi boschivi, dissesti idrogeologici, monitoraggio dei corsi d’acqua e più in genere dell’ambiente).
 La Presidenza nazionale orienterà la propria azione in modo coerente con i cennati principi, tendendo a migliorare l’efficienza organizzativa ed operativa dei Nuclei, anche mediante accordi con le Regioni che, in base all’evoluzione della legislazione di settore, sono competenti in materia. 
Ogni altra forma di volontariato (manifestazioni locali, assistenza agli anziani, ai plessi scolastici ecc.), riferibile ai principi dello Statuto organico dell’Associazione, dovrà essere praticata ed incentivata in ambito Sezioni ANC mediante i “gruppi di fatto” e le “benemerite”, già numerosissimi e particolarmente attivi su tutto il territorio nazionale.
 Tutto ciò premesso, i Sigg. Ispettori regionali sono invitati a far conoscere nel più breve tempo possibile quali Nuclei siano in grado - sotto il profilo qualitativo e quantitativo - ed intendano proseguire nell’attività di protezione civile propriamente intesa e quali debbano invece essere considerati “gruppi di fatto” delle Sezioni.
Restano ferme le norme statuarie e regolamentari in materia di vigilanza
 sull’operato di ogni tipo di nucleo da partedei Presidenti di Sezione, soprattutto per quanto attiene il rispetto dei principi e dei modelli di comportamento ANC. 

Per la costituzione di Nuclei di Protezione civile e di Gruppi di fatto è necessario richiedere tutte le indicazioni specifiche ai responsabili delSeCoV, reperibili presso questa Presidenza nazionale.

 

Raduni nazionali


VENTIDUESIMO RADUNO NAZIONALE
DELLA LAGUNA

Venezia - Jesolo, 3 - 4 - 5 - 6 Maggio 2012


Bandiere a mezz'asta e cielo plumbeo domenica 6 maggio a Jesolo. Doveva essere una giornata all’insegna della serenità e del ritrovarsi tutti, dal sud al nord del Paese, ma purtroppo, al di là del profondo significato di questo raduno, tutti continuavano ad avere davanti agli occhi la tragedia accaduta il giorno prima in prossimità di Padova, dove un pulmino con a bordo colleghi e simpatizzanti dell’ANC che stavano per raggiungere la cittadina veneziana, si rovesciava provocando la morte di 5 persone ed il ferimento di una decina. Dopo l'annullamento delle celebrazioni, è stata officiata dal Capo Servizio Assistenza Spirituale Mons. Ugo Borlenghi, una messa di suffragio in favore delle vittime, alla quale hanno preso parte circa 80 mila soci alla presenza del Comandante Generale dell’Arma, Gen. Leonardo Gallitelli e del Presidente nazionale, Gen. Libero Lo Sardo nonché di numerose Autorità civili e militari. Al termine le varie sezioni con in testa le bandiere listate a lutto hanno defluito in silenzio lungo le strade parallele al litorale balneare per poi sciogliersi e ritornare ai luoghi delle rispettive provenienze. 

Il XXII Raduno aveva preso il via come da programma con le visite alle Autorità comunali di Jesolo e Cavallino, le deposizioni di corone d’alloro ai Monumenti dei Caduti e il concerto della Fanfara del 3° Btg.CC “Lombardia” per proseguire i giorni successivi con l’incontro del Prefetto di Venezia, il Concerto della Banda dell’Arma nella splendida cornice di Piazza San Marco, la Santa Messa nella Basilica di San Marco officiata dal Patriarca di Venezia, Cardinale Francesco Moraglia. All’inizio della messa si apprendeva la tragica notizia che ha rattristato gli animi di tutti i partecipanti. Profondo cordoglio e partecipata vicinanza hanno espresso le massime cariche dello Stato e tutte le forze politiche: in particolare il Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola ha inviato un cuscino di fiori che ha adornato l’altare e il Prefetto Franco Gabrielli, Capo Dipartimento PC ha voluto sottolineare la sua solidarietà verso questa straordinaria risorsa del volontariato di protezione civile qual’è oggi l’ANC.

Questo singolare raduno ha visto la sua conclusione ufficiale il 10 maggio nella città di Aprilia (LT) con i funerali solenni dei nostri cari cinque soci. Alla funzione religiosa officiata dall’Ordinario militare unitamente al Vescovo della Diocesi di Albano hanno preso parte i Vertici dell’Arma in servizio e dell’ANC nonché una consistente rappresentanza delle sezioni ANC del Lazio, delle associazioni d’Arma e numerosi Gonfaloni dei comuni della regione. E’ intervenuta l’On. Polverini, Presidente della Regione Lazio e due corazzieri hanno scortato una corona d’alloro del Presidente della Repubblica.